Goldman Sachs in soccorso della Roma con un prestito da 200 milioni di euro. Dopo aver aiutato l’Inter con un finanziamento a sette anni da ben 250 milioni di euro, la banca d’affari americani corre in soccorso di un altro club della nostra serie A che ha necessità di rilanciarsi sia dal punto di vista sportivo, sia finanziario. Si tratta di un’importante iniezione di liquidità nelle casse giallorosse, che servirà per sostenere gli ambiziosi progetti del presidente James Pallotta. Si tratta sostanzialmente di un prestito obbligazionario a lungo termine (i cosiddetti bond) da 200 milioni di euro, che pone nuovamente al centro degli affari italiani la banca americana.
Oltre ad aver sostenuto il progetto di rilancio di Erick Thori, infatti, Goldmans Sachs ha assistito, ad esempio, Sergio Marchionne nella creazione di Fca. Ora, per risollevare le sorti della Roma, che ha avviato anche l’ambizioso progetto della costruzione di uno stadio di proprietà, la banca d’affari sta realizzando un bond da 200 milioni che potrebbe coinvolgere anche Unicredit, che ad agosto 2014 ha ceduto le proprie quote di Neep. Secondo quanto riferisce ‘Il Messaggero’, ieri ci sarebbe stata una conference call con tutte le parti interessate al piano.
Si tratta di un’operazione molto simile a quella realizzata con l’Inter, ma i 200 milioni serviranno alla Roma per i seguenti scopi: 131 milioni dovranno rifinanziare i debiti verso i veicoli di James Pallotta, mentre i restanti 69 dovranno fornire liquidità per l’esercizio corrente e per i nuovi progetti del patron giallorosso, come il Nuovo Stadio della Roma. Pallotta, assieme all’ad Italo Zanzi, starebbero premendo sull’acceleratore affinché il piano prenda il volo il più presto possibile: nel giro di pochi giorni, dunque, dovremmo conoscere tutti gli estremi, tra cui anche durata e tasso del finanziamento.
Quello a cui sta pensando Goldman Sachs è un prestito obbligazionario che sarà venduto ad investitori internazionali ingolositi dal tasso d’interesse. Come sottolinea ancora il ‘Messaggero’ non dovrebbero esserci problemi a piazzare il bond presso fondi esteri e comunque sarà inferiore a quello lanciato dall’Inter e che presto dovrebbe essere rifinanziato. Affinché il piano vada in porto, però, la proprietà della Roma dovrà lanciare una newco, ossia una società apposita nella quale Pallotta potrebbe far confluire il marchio AS Roma e i diritti TV. Il bond sarebbe emesso da questa nuova società, che girerebbe poi i proventi alla controllante. Il prestito dovrebbe avere una durata compresa tra i 5 e i 7 anni.
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